Con 17 voti favorevoli e 11 contrari, il Consiglio Comunale approva la variante urbanistica sull’area ex AGIP. Il Comitato Baldenich24: “È solo l’inizio. Non molleremo.”

-Belluno, 1° agosto 2025 — Una serata amara per i cittadini di Baldenich. Nonostante mesi di mobilitazione, raccolte firme, assemblee pubbliche e richieste di ascolto, la “Variante Kanguro” è stata approvata ieri sera dal Consiglio Comunale di Belluno. La trasformazione dell’area ex AGIP da Verde pubblico/area bianca a zona commerciale è ora ufficiale. Il nuovo supermercato Kanguro si farà. Ma a quale costo per la democrazia partecipata e per la voce dei quartieri?Con 17 voti favorevoli e 11 contrari, l’aula ha dato il via libera al cambio di destinazione urbanistica e all’adozione del Piano Urbanistico Attuativo che permetterà di edificare il centro commerciale in Via Vittorio Veneto. I due punti sono stati discussi per oltre tre ore e mezza, in una seduta fiume che ha mostrato tutta la tensione politica e sociale attorno a una scelta controversa.
Il quartiere messo da parte.
A nulla sono serviti i numerosi appelli da parte del Comitato di Quartiere Baldenich24, che da mesi si batte per la tutela dell’ex area AGIP e per la sua destinazione a verde pubblico attrezzato. L’area, oggi abbandonata, è considerata da molti residenti una delle ultime occasioni per creare un polmone verde a servizio del quartiere e dell’intera città. Durante la discussione in aula, il Capofrazione Luigi Filippo Daniele ha ribadito con forza le ragioni della contrarietà alla Variante, sottolineando l’assenza di un chiaro interesse pubblico nella scelta e denunciando l’ennesima vittoria degli interessi privati su quelli collettivi.
“La variante serve solo a un operatore commerciale. Non c’è nulla di strategico per la città e nulla di utile per il quartiere,” ha affermato Daniele.

Un voto che divide la città
La decisione di procedere comunque con la variante ha provocato la delusione e la rabbia di molti cittadini. Sindaco Oscar De Pellegrin, insieme alla sua maggioranza (Belluno al Centro, Lega Salvini Premier e Fratelli d’Italia), ha deciso di ignorare il parere contrario di centinaia di residenti e la petizione protocollata ai sensi dell’articolo 63 dello Statuto comunale. Una decisione politica che il Comitato di Quartiere definisce irresponsabile e miopemente orientata al breve termine.
Attacchi personali e silenzi imbarazzanti
Grave è stato anche il clima in aula: non sono mancati attacchi personali e strumentalizzazioni nei confronti dello stesso Daniele, colpevole — secondo alcuni consiglieri — di aver “osato” rappresentare la voce dei cittadini. Attacchi che nulla hanno a che vedere con il merito della discussione e che dimostrano un nervosismo istituzionale preoccupante.Il Comitato: “Non è finita qui”
Il Comitato Baldenich24 non intende arrendersi. In una nota diffusa subito dopo il voto, il portavoce Luigi Daniele ha dichiarato:
“È una ferita alla partecipazione e al rispetto dei quartieri. Ma è anche l’inizio di una nuova fase della nostra mobilitazione. Faremo tutto ciò che è possibile, dentro e fuori le istituzioni, per fermare questo scempio e per ricordare a questa amministrazione che Belluno è dei suoi cittadini, non degli speculatori. Non molleremo. È una promessa.”
Il Comitato annuncia nuovi incontri pubblici, azioni legali da valutare insieme a esperti urbanisti e giuristi, e una campagna di informazione nei quartieri. “Non accetteremo che la nostra voce venga zittita. Se pensavano che bastasse un voto per metterci a tacere, si sbagliano.”











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