COMITATO DI QUARTIERE BALDENICH 2024

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LE MINACCE DI ACIL.

ACIL minaccia azioni legali, ma la realtà è diversa : i cittadini chiedono un’area verde, non un supermercato.

Negli ultimi giorni, la società ACIL ha diffuso dichiarazioni allarmanti, paventando azioni legali e sostenendo l’imminente costruzione di un supermercato nell’area dell’ex stazione di servizio AGIP. Tuttavia, la realtà è ben diversa: i cittadini di Baldenich hanno espresso chiaramente la loro volontà di destinare lo spazio a verde pubblico, e i vincoli urbanistici attuali non consentono la realizzazione di una struttura commerciale senza una modifica formale del piano degli interventi.

Buzzatti vuole denunciare qualcuno? L’errore è stato puramente degli amministratori pubblici che hanno votato la delibera del 2022, a rimetterci non devono essere i concittadini e le casse del Comune, ma chi ha permesso la svendita di quell’area.

Il Consiglio Comunale di Belluno non deve temere delle minacce del Privato perché oltre a quanto detto sopra, non c’è scritto da nessuna parte che l’amministrazione comunale debba approvare il Piano Urbanistico attuativo del Privato. Nel caso in cui sussistano determinati requisiti il Consiglio Comunale può non approvarlo, salvaguardando l’interesse pubblico. sentenza Tar Veneto 14.12.2016 n. 1375: La sentenza ribadisce il principio giurisprudenziale, già sostenuto dalla stessa Sezione (cfr. Tar Veneto, Sez. II, 04.04.2016, n. 351, già commentato in questa rubrica) secondo il quale “l’approvazione del piano attuativo di iniziativa privata non è un atto dovuto, ancorché il medesimo risulti conforme al piano regolatore generale, perché, sussistendo un rapporto di necessaria compatibilità ma non di formale coincidenza tra quest’ultimo e i suoi strumenti attuativi ed essendovi una pluralità di modi con i quali dare attuazione alle previsioni dello strumento urbanistico generale, è ineliminabile la sussistenza di un potere discrezionale nella valutazione delle soluzioni proposte, dato che il Comune non si limita a svolgere un semplice riscontro della conformità del piano allo strumento generale, ma esercita pur sempre poteri di pianificazione del territorio comunale e pertanto può negare l’approvazione del piano attuativo facendo riferimento a ragioni interne al medesimo quali possono essere i temi dell’organizzazione urbanistica, viabilistica o architettonica dell’intervento”.

730 firme per un’area verde, non per un supermercato

La volontà della comunità è chiara: 730 cittadini hanno sottoscritto una petizione per chiedere la riqualificazione dell’ex area AGIP come spazio verde pubblico. La richiesta nasce dalla necessità di avere un’area di aggregazione e di migliorare la qualità urbana del quartiere, piuttosto che aggiungere un nuovo supermercato, la cui utilità è messa in dubbio dalla stessa comunità.

ACIL non ha il permesso di costruire

Visuale Piano degli Interventi

Nonostante le dichiarazioni della società, un dato è certo: ACIL non dispone di alcun permesso di costruzione. Attualmente, l’area rientra nella categoria urbanistica FVP (Verde Pubblico Attrezzato), una destinazione d’uso che impedisce la realizzazione di edifici commerciali senza una specifica variazione del piano degli interventi. Se la società avesse già ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie, i lavori sarebbero già iniziati. Ma la verità è che l’area rimane soggetta a un piano di recupero, come chiaramente indicato dagli strumenti urbanistici in vigore.

L’area ha attualmente ancora una destinazione di zona FVP, ciò significa che chi acquistato l’area nel 2021 non ha alcuna possibilità di costruire, confermato anche dalla sentenza della Cassazione 21351 del 2021, leggi qui.

Inoltre nell’intervista a Telebelluno ed Antenna 3 avete notato che Buzzatti ha detto che la proprietà è stata acquisita nel 2017? L’atto di compravendita però è datato 2021… Nel 2017 Eni fece una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per manutenzione straordinaria , e nel 2018 fecero cambio di destinazione d’uso di alcuni subalterni da subalterni ad destinazione di particolare interesse pubblico ad artigianale, risulta tutto dalle singole visure catastali.

Chi ha creato il degrado?

Un altro aspetto preoccupante della vicenda è la narrazione diffusa da ACIL, che lamenta lo stato di degrado dell’area e minaccia richieste di risarcimento. Tuttavia, la proprietà dell’ex stazione AGIP appartiene proprio ad ACIL, che ha lasciato l’area in abbandono senza adottare misure per la sua manutenzione. Questo modus operandi è tipico delle speculazioni edilizie: lasciare che un’area si deteriori per poi giustificare una trasformazione urbanistica che altrimenti non verrebbe accettata dalla cittadinanza. Il piano degli interventi e la destinazione d’usoIl piano degli interventi attualmente in vigore stabilisce che l’area sia destinata a verde pubblico attrezzato. L’ex stazione AGIP è circondata da un perimetro rosso, poiché soggetta a un piano di recupero del patrimonio esistente, come previsto dall’articolo 27 della legge 487 del 1978. Questo vincolo ne sottolinea l’interesse pubblico e impedisce una trasformazione senza una precisa procedura amministrativa, che richiederebbe l’approvazione del Comune e un confronto con i cittadini. Quando ACIL ha acquistato l’area, era pienamente consapevole della sua destinazione urbanistica: un’area verde con una costruzione adibita in parte ad attività artigianali e solo in minima parte ad attività commerciali. (subalterno 8), cioè il Bar di 150 m2 èla sala giochi.

La questione dei parcheggi

In risposta alle preoccupazioni della cittadinanza, è stato ventilato che il progetto del supermercato includerebbe parcheggi “donati” alla comunità di Baldenich. Tuttavia, questa promessa non è altro che un’illusione: i parcheggi annessi al supermercato sarebbero privati e riservati esclusivamente ai clienti, limitandone di fatto l’accesso libero alla cittadinanza.

Assemblea pubblica: un confronto necessario

Per fare chiarezza sulla situazione, il Comitato di Quartiere ha deciso di affrontare il tema nella prima Assemblea Frazionale di Baldenich, durante la quale verranno invitati il sindaco, l’assessore all’urbanistica P. Gamba e il rappresentante di ACIL, Alessandro Buzzati. L’obiettivo è un confronto diretto tra amministrazione e cittadinanza per discutere apertamente della destinazione dell’area e delle possibili soluzioni che rispettino il bene comune.La comunità di Baldenich ha già fatto la sua scelta: un’area verde pubblica. Ora spetta alle istituzioni tutelare questa volontà e impedire speculazioni che non rispondono agli interessi dei cittadini.

Una replica a “LE MINACCE DI ACIL.”

  1. Avatar Paolo
    Paolo

    nell’ assemblea pubblica sarebbe interessante ospitare (oltre a scrivere Nda o e assessore a urbanistica) anche gli amministratori del 2022 che votarono contro il famoso progetto. Un contraddittorio in assemblea non può che essere utile ad una corretta informazione…

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Sono Luigi Filippo Daniele.

Benvenuto nel sito del primo comitato di quartiere di Baldenich a Belluno denominato BALDENICH 2024.

Sono il Rappresentante del Quartiere, eletto seguito delle elezioni del Capofrazione di Baldenich svoltesi il giorno 19 novembre 2024.

Abbiamo creato il comitato per ascoltare, rappresentare ed agire nel bene del nostro quartiere e della nostra zona.

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