Il Trasporto Pubblico a Belluno: Un Servizio da Ripensare?
Negli ultimi anni, il trasporto pubblico a Belluno ha subito una trasformazione, ma non in meglio. Secondo il Comitato di quartiere Baldenich, il servizio attuale è ben lontano da quello che era cinque anni fa, quando copriva una fetta ampia della popolazione e garantiva una copertura oraria più estesa durante la giornata. Oggi, invece, la situazione è cambiata: le linee Verde e Rosso sono le uniche ad aver mantenuto una parvenza di operatività, ma con numerose corse tagliate, ridotte a una sola volta all’ora. La linea Blu, un tempo cruciale per molti, è stata eliminata del tutto, lasciando molte zone scoperte e numerosi cittadini senza alternative efficienti.
In questo contesto, si è diffuso l’utilizzo del servizio a chiamata Trillo, operativo nei comuni di Belluno e Feltre. Secondo i dati recentemente pubblicati, Trillo ha trasportato 10.500 passeggeri da giugno a fine agosto, una media di 120 utenti al giorno. Tuttavia, considerando una popolazione complessiva di 50.000 abitanti tra i due comuni, si tratta solo dello 0,24%. Sebbene questo numero rappresenti un aumento dell’utenza rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, è chiaro che il servizio non può essere visto come una soluzione sostitutiva al normale trasporto pubblico.
Trillo: Un Successo a Metà?
DolomitiBus, che gestisce il servizio, ha definito il successo di Trillo un segno di adattamento alle nuove esigenze di mobilità della popolazione. Anche il Vicesindaco di Belluno, Gamba, ha espresso entusiasmo per questi risultati. Tuttavia, facendo una semplice proporzione, risulta evidente che il numero di utenti giornalieri è piuttosto esiguo rispetto alla popolazione complessiva. Inoltre, il servizio richiede la prenotazione con almeno due ore di anticipo, il che può essere un limite per chi necessita di spostamenti più rapidi e frequenti.
Il Comitato di quartiere Baldenich, insieme a diverse associazioni locali, denuncia come Belluno stia diventando una città sempre meno “verde” e più dipendente dall’auto privata. Le politiche attuali, infatti, non sembrano incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, che anzi vengono progressivamente ridotti e concentrati su poche linee. In questo scenario, il servizio Trillo può essere visto solo come un’integrazione per fasce orarie non coperte dal trasporto pubblico tradizionale, ad esempio per la sera o come servizio notturno.
La Necessità di Riformare il Sistema di Trasporto
Un sistema di trasporto pubblico efficiente dovrebbe garantire corse ogni 10 minuti in orari di punta ed ogni 20 min in orari di morbida, per servire adeguatamente la popolazione, in particolare durante le ore di punta. Oggi, invece, molte frazioni e zone periferiche si trovano senza un servizio regolare, isolando di fatto interi quartieri. La visione del Comitato è quella di riportare Belluno a un modello di mobilità che offra servizi pubblici capillari e frequenti, evitando di lasciare i cittadini senza alternative all’uso dell’auto.
Il successo di Trillo, per quanto positivo, non può quindi nascondere le lacune di un sistema di trasporto mutilato. È urgente avviare una riflessione seria e sperimentare nuove politiche che possano riportare Belluno a una mobilità sostenibile ed efficiente. Solo così si potrà garantire un futuro più verde, accessibile e funzionale per tutti i cittadini.










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