Baldenich, un’urbanistica fondata sui Supermercati.

Belluno – In poco più di un chilometro, tra via Vittorio Veneto e via Tiziano Vercellio, Baldenich ospita una densità di supermercati che non ha eguali nel Bellunese (sei supermercati) . E presto potrebbe aggiungersene un altro, nell’ex area Faena, Più il Kanguro nell’ex area Agip. L’ennesimo tassello di una trasformazione che preoccupa sempre più i residenti .Il nuovo progetto arriva in un contesto già iper-saturo: Il Kanguro Che sorgerà sull’ex area Agip, Il Super W, il Prix , oltre a Lidl, Emisfero, Mega, Eurospin, e Aldi già da tempo operativi. . Una concentrazione che, secondo chi vive nel quartiere, sta cambiando il volto della zona senza una strategia complessiva a guidare gli interventi.La domanda principale è dunque nuovamente : Abbiamo davvero bisogno di un nuovo supermercato? Il problema, però, non è solo meramente urbanistico, ma tocca prima di tutto la vivibilità dei residenti nel quartiere .

L’aumento del traffico lungo le principali direttrici di Baldenich è evidente da anni, soprattutto nelle ore di punta. Con più camion, più consegne, più auto di passaggio (circa 30 mila in Via Vittorio Veneto), in entrata e in uscita dai parcheggi dei vari punti vendita. Una pressione che si traduce in code, rumore e livelli di smog in aumento, soprattutto in prossimità dei semafori e degli incroci più critici.

A pagarne il prezzo non sono solo i residenti, ma anche il piccolo commercio. Lo dimostra la chiusura di diverse attività di vicinato, tra cui lo storico panificio Deola proprio all’incrocio del semaforo di Baldenich: un segnale che molti nel quartiere hanno letto come il simbolo di un equilibrio economico ormai saltato.

«Qui le varianti continuano ad arrivare una dopo l’altra, continuano a sorgere supermercati, mentre manca un disegno di insieme. Si rischia di trasformare il quartiere in un corridoio commerciale di Supermercati che penalizza la vita di chi ci abita e cancella le attività che per anni hanno tenuto viva la zona, il tutto in uno dei quartieri più densamente popolosi ed urbanizati della Città ».

Allo stesso tempo anche la costruzione del Supermercato in via Lungardo nell’area ex Bardin può far sorgere qualche dubbio in relazione all’impatto sulla viabilità e sul Consumo di Suolo sempre più massiccio nel nostro Veneto.

La richiesta è sempre la stessa: fermarsi un attimo, aprire un confronto pubblico vero e definire una visione di lungo periodo, Coprogettazione e copianificazione urbanistica, in un ottica di partecipazione Urbanistica. Perché la rigenerazione urbana, non coincide con la moltiplicazione dei poli commerciali, posta comunque la libertà economica del privato imprenditore. Rigenerazione Urbana Significa invece riqualificare spazi abbandonati e degradati, al fine di migliorare la qualità degli spazi, garantire servizi utili, preservare quanto più possibile il verde, rendere la mobilità più semplice e sicura, sostenere il commercio locale.

Senza questo salto di prospettiva, Baldenich rischia di pagare un prezzo troppo alto: più traffico, più inquinamento, meno negozi e una vivibilità sempre più fragile. Belluno deve decidere cosa vuole diventare e come vuole crescere. E deve farlo adesso, non dopo l’apertura dell’ennesimo supermercato.

Luigi Filippo Daniele.