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Mini pump track a Nogarè: ecco tutti i costi voce per voce. Il Comune: «Non investiremo più sui parchi»

Belluno – La risposta formale dell’Assessore al Verde Pubblico Lorenza De Kunovich all’interrogazione popolare presentata da Luigi Filippo Daniele, capofrazione e portavoce del Comitato di Quartiere Baldenich24, getta nuova luce sulla realizzazione della pista mini pump track al Parco di Nogarè. Una risposta di oltre due pagine, nella quale vengono finalmente elencati tutti i costi, spiegate le motivazioni tecniche e chiariti i retroscena dell’intervento.

La ricognizione del 2024 e la scelta del Comune

Secondo l’Assessore, nell’estate 2024 il Comune ha eseguito un sopralluogo su 17 parchi cittadini. Da lì la decisione di concentrare le risorse disponibili sul parco di Nogarè, individuato come uno dei più utilizzati dai giovani.L’idea: creare una pista per mini pump track che si snodasse sull’asfalto già esistente e sul prato adiacente, con un piccolo percorso ciclabile e una ridefinizione dell’area giochi.La procedura di gara è partita il 23 ottobre 2024 e il contratto è stato firmato il 22 novembre. I lavori sono iniziati, poi sospesi per l’inverno, e infine completati il 31 marzo 2025.

Tutti i costi ufficiali: ecco quanto è stato speso

L’assessore ha fornito l’elenco completo delle forniture.Ecco le voci principali:Mini Pump Track e strutture Bike Kids1 modulo 61×322 cm – 2.418 €2 moduli 61×558 cm – 4.904 €3 moduli 61×795 cm – 3.524 €3 strutture “Bike Kids” a tetto – 1.605 €1 struttura “Bike Kids” ponte curvo – 1.102 €1 ponte con 2 curve – 1.315 €Montaggi e staccionateMontaggio pump track – 2.580 €Staccionata 11,28 m – 3.906 €Montaggio staccionata – 840 €Porte da calcetto e segnaletica2 porte da calcetto con rete – 1.147 €Kit completo di segnaletica termoplastica – 1.437 €Totale fornitura e posa: 24.778 €(+ IVA 5.561 €, + 500 € sicurezza)👉 Totale complessivo: 30.839,16 €

🛠 Nessuna manutenzione prevista: «Materiali molto longevi»

Al Punto 2, l’Assessore dichiara che non sono stati previsti costi di manutenzione, in quanto:i materiali scelti erano ritenuti “di ottima longevità”non era previsto un livello di vandalismo della portata poi verificatamolti giochi sarebbero stati danneggiati “dopo pochi giorni”Parole pesanti: l’assessore afferma che gli atti vandalici sono stati inediti per quantità e intensità.Per questo ha chiesto alla Polizia Locale più passaggi e l’eventuale installazione di telecamere, anche notturne.

Nessun contributo ottenuto e nessun altro pump track previsto

Altri due passaggi chiave:Punto 3: nessun contributo richiesto o ottenuto. Punto 4: per ora non sono previste altre installazioni simili; tutto dipenderà dalle risorse future.

Partecipazione dei cittadini: «I capifrazione non erano ancora istituiti»

Sul tema del coinvolgimento dei residenti, l’Assessore risponde:la progettazione è partita nel 2024

i capifrazione sono stati istituiti solo il 7 febbraio 2025quindi non c’erano ancora gli interlocutori ufficiali del quartiereAggiunge però che i suggerimenti dei cittadini “sono sempre ben accetti”.

Di fronte ai numeri e alla ricostruzione fornita dal Comune, Daniele mantiene la sua posizione: «Adesso sappiamo esattamente come sono stati spesi i 30 mila euro dei cittadini bellunesi. Il punto non è essere contro la struttura, ma capire perché non si siano prioritarie cose richieste da anni: sicurezza, telecamere, manutenzioni, un campetto da calcio decente e un’illuminazione adeguata». Il Comitato sottolinea anche: la staccionata si è rovinata quasi subito, il cartello con le regole è illeggibile, la pista è troppo vicina al campetto da Calcio, servivano più reti di protezione, più volte sono state inviate segnalazioni senza risposta

Una questione che va oltre Nogarè

La vicenda del pump track non è solo un confronto su una struttura da 30 mila euro, ma un esempio concreto di:come il Comune decide le priorità: come vengono usate le risorse nei quartieriche ruolo hanno le assemblee territorialiquanto dialogo c’è davvero con i residenti

🔍 Una questione che va oltre Nogarè

La vicenda del pump track non è solo un confronto su una struttura da 30 mila euro, ma un esempio concreto di come il Comune decide le priorità e di come vengono usate le risorse nei quartieriche ruolo hanno le assemblee territorialiquanto dialogo c’è davvero con i residenti

La questione del mini pump track di Nogarè non solo è ormai nota ai residenti, ma è arrivata anche in Consiglio comunale nella seduta di venerdì 28 novembre. L’interrogazione popolare ha costretto l’Amministrazione a mettere nero su bianco costi, scelte e criticità dell’intervento, e la risposta dell’assessore parla chiaro: il Comune ha investito oltre 30 mila euro, di cui quasi 25 mila per la fornitura e più di 5.500 euro di IVA, per installare una serie di strutture (pump track, bike kids, porte da calcetto, segnaletica) nel parco di Nogarè. La parte più pesante, però, è un’altra:non è previsto alcun costo annuo di manutenzione. Zero.

Perché? Secondo l’assessore, i materiali “avevano un’ottima longevità” e non si era immaginato un livello di vandalismi tale da rendere necessarie spese successive.

Risultato: quello che stiamo vedendo oggi – giochi danneggiati, strutture rotte o rimosse dopo poche settimane – era non solo prevedibile, ma quasi inevitabile. E infatti lo stesso assessore ammette che i danni sono iniziati subito, al punto da sconsigliare agli operai di rimontare subito le strutture perché nel giro di pochi giorni venivano rirotte. Una situazione che da sola dimostra quanto fosse fragile l’impianto progettuale.Altra conferma:non è prevista alcuna telecamera, anche se l’assessore dice di aver chiesto “più passaggi” alla Polizia Locale. Non ci sono contributi ricevuti da bandi o fondi esterni: tutto è pagato dal Comune. Non sono previste nuove installazioni, a meno che non ci siano altre risorse in futuro. E, dettaglio che pesa politicamente: l’Amministrazione precisa che il progetto è stato deciso prima dell’insediamento dei nuovi capifrazione, quindi senza alcun coinvolgimento del quartiere. In sintesi, quello che emerge è questo:l’intervento è costato molto;non sono state previste misure di tutela;non è stata pianificata la manutenzione;i vandalismi erano noti da anni e comunque non è stato fatto niente per prevenirli;ora l’area è di nuovo in difficoltà e serve un’altra spesa pubblica per sistemarla.Portare tutto questo in Consiglio non è stato un atto formale, ma un passaggio politico importante su come vengono spesi i soldi dei cittadini

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Sono Luigi Filippo Daniele.

Benvenuto nel sito del primo comitato di quartiere di Baldenich a Belluno denominato BALDENICH 2024.

Sono il Rappresentante del Quartiere, eletto seguito delle elezioni del Capofrazione di Baldenich svoltesi il giorno 19 novembre 2024.

Abbiamo creato il comitato per ascoltare, rappresentare ed agire nel bene del nostro quartiere e della nostra zona.

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